Biografia di ECHAURREN PABLO

PABLO ECHAURREN (Roma, 22 gennaio 1951). Figlio del pittore surrealista cileno Sebastian Matta, inizia a dipingere sotto la guida di Gianfranco Baruchello e Arturo Schwarz, suo primo gallerista. Dagli anni settanta espone i suoi quadri in Italia e all'estero. Negli anni ottanta e novanta realizza numerosi fumetti di avanguardia come Caffeina d'Europa (una delle prime graphic novel[1]), Majakovskij, Nivola vola, Futurismo contro, Vita disegnata di Dino Campana, Evola in Dada, Vita di Pound, Dada con le zecche. La sua produzione si è sviluppata all'insegna della contaminazione fra generi, fra alto e basso, arte e arti applicate, secondo un approccio progettuale, manuale e mentale, tipico del laboratorio. Ne discende un'idea dell'artista come artefice e inventore a tutto campo (pittura, ceramica, illustrazione, fumetto, scrittura, video), indifferente agli steccati e alle gerarchie che solitamente tendono a comprimere la creatività.[2] È l'autore del disegno della copertina del romanzo Porci con le ali e negli anni Settanta ha disegnato copertine per altri romanzi, editi soprattutto dalla casa editrice di estrema sinistra Savelli. Nel 1977, con altri, ha dato vita a Oask?!, il foglio degli indiani metropolitani, e ad altre fanzine legate all'ala creativa del movimento. Ha collaborato, disegnando e scrivendo, con Lotta Continua e in seguito con le riviste Linus, Frigidaire, Tango,Comic Art, Alter Alter. Il suo stile è influenzato dal futurismo (dei cui libri è un collezionista). È anche autore di numerosi saggi, pamphlet polemici e romanzi. Una sua antologica (Dagli anni Settanta a oggi) si è tenuta al Chiostro del Bramante a Roma (2004), le opere più recenti sono state invece esposte in una personale presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma (2006) e nella mostra Pablo a Siena presso i Magazzini del Sale (2008). Nel 2009 il MIAAO (Museo Internazionale di Arti Applicate Oggi) di Torino ha celebrato il centenario del futurismo con una mostra incentrata sul suo lavoro.[3] Appassionato di bassi elettrici, nel 2009 ha esposto la sua collezione di strumenti d'epoca e tele ad essi ispirate all'Auditorium Parco della Musica nella mostra L'invenzione del basso.[4] Nel 2010 a Palazzo Cipolla (ex Museo del Corso) la Fondazione Roma Museo, in occasione di oltre quarant'anni di lavoro, gli dedica la mostra antologica Crhomo Sapiens. Nello stesso anno l'artista dà vita, insieme alla moglie Claudia Salaris, alla Fondazione Echaurren Salaris. Nel 2011, al Macro di Roma, viene presentato il ciclo Baroque'n'Roll, una serie di edicole in ceramica dedicate alla sua passione per il basso elettrico. Lo stesso anno, presso il Mar di Ravenna, si ha la mostra Lasciare il segno con lavori a partire dai primi del 1969. Nel 2013 l'esposizione Matta: Roberto Sebastian Matta, Gordon Matta-Clark, Pablo Echaurren vuole indagare sui legami e le parentele tra un padre e i suoi due figli artisti (a cura di Danilo Eccher, Fondazione Querini Stampalia, Venezia).